La compensazione con crediti di imposta inesistenti o non spettanti dopo il D.Lgs. n. 87/2024
Pubblicato il documento su "La compensazione su crediti di imposta inesistenti o non spettanti" (link).
Il documento esamina il regime sanzionatorio, amministrativo e penale, dell’utilizzo in compensazione di crediti di imposta inesistenti o non spettanti, come risultante dalla riforma attuata con il D.Lgs. n. 87/2024. Illustra le nozioni di crediti di imposta inesistenti e non spettanti così introdotte e le modifiche al sistema sanzionatorio per l’utilizzo in compensazione degli stessi, evidenziandone i pregi e le criticità. Si sofferma poi sui crediti di imposta concessi con finalità sovvenzionali e sulle difficoltà della loro gestione da parte dei contribuenti, derivanti dalla complessità delle normative di riferimento, dai rischi di contestazione da parte dell’Amministrazione finanziaria e dall’onerosità dei costi di compliancenecessari per minimizzare tali rischi. Considerata la conseguente situazione di incertezza per le imprese, accentuata da taluni aspetti della menzionata riforma del regime sanzionatorio, anche penale – con evidenti ricadute negative sull’efficacia dei sussidi e quindi, più in generale, sulla crescita economica – il documento esamina gli strumenti attualmente offerti dalla normativa per far fronte a essa. Formula infine alcune proposte finalizzate a rendere più agevole e meno rischioso il ricorso delle imprese alle sovvenzioni concesse tramite crediti di imposta senza, peraltro, pregiudicare le capacità di reazione dell’ordinamento in presenza di utilizzi abusivi o impropri delle medesime.